Spinlife

L’utilizzo di plastiche riciclate supporta un significativo miglioramento delle performance ambientali, lo dimostra il caso Sirmax

Sirmax, uno dei primi produttori europei di compound di polipropilene per tutti i settori di impiego (automotive, elettrodomestico, costruzioni…), crede fermamente che per contribuire allo sviluppo sostenibile si debbano adottare pratiche aziendali a ridotto impatto ambientale.

Per questo motivo l’azienda ha commissionato a Spinlife, spin-off dell’Università di Padova, uno studio sulla valutazione del ciclo di vita (Life Cycle Assessment) di due compound di polipropilene destinati ai settori auto ed elettrodomestico. Questi materiali sono l’Isofil, prodotto a partire da polipropilene vergine, e il Green Isofil, contenente polipropilene riciclato ‘Serplene’. Entrambi i prodotti sono additivati con cariche minerali, coloranti e altri additivi in diverse percentuali.

La metodologia scelta per la valutazione dei potenziali impatti ambientali è quella prevista dagli standard ISO 14040 e ISO 14044 e ha preso in considerazione diversi tipi di impatto ambientale tra cui:

  • la protezione della salute umana e degli ecosistemi in correlazione all’estrazione di minerali e combustibili fossili, e all’uso di acqua.
  • l’impatto potenziale delle sostanze nutritive e acidificanti su suolo, aria e acque superficiali.
  • il cambiamento climatico legato all’emissione di gas serra.
  • la formazione di ozono troposferico e il consumo di quello stratosferico.

Lo studio ha considerato il ciclo di vita “from cradle to gate”, ovvero dalla produzione delle materie prime fino al confezionamento del prodotto finito nello stabilimento di Cittadella. In particolare, sono stati presi in esame:

  • i quantitativi di materie prime in ingresso e il loro trasporto fino alla sede di Sirmax.
  • i consumi di energia, gas, acqua, combustibili.
  • le emissioni, gli scarti, la produzione e smaltimento dei rifiuti.
  • il packaging del prodotto finito.

I principali aspetti emersi dopo l’elaborazione dei dati permettono di affermare che gli impatti più significativi su tutte le categorie ambientali avvengono in fase di produzione delle materie prime, che vengono acquistate da Sirmax, mentre un contributo minoritario è dato dal processo di lavorazione.

I risultati fanno anche emergere che grazie all’utilizzo di polipropilene riciclato da post consumo, in parziale sostituzione del vergine, si arriva a una riduzione significativa in quasi tutte le categorie di impatto ambientale prese in considerazione. In particolare, a seconda del contenuto della frazione riciclata sul Green Isofil, si può arrivare a dimezzare le emissioni di anidride carbonica rispetto ad un prodotto vergine.

Questo studio non solo permette a Sirmax di migliorare le proprie performance ambientali, ma anche di indirizzare i suoi clienti verso una maggiore sostenibilità proponendo loro materiali con ridotti impatti ambientali. Ciò è di particolare rilevanza perchè i prodotti Sirmax sono alla base di moltissimi beni di largo consumo. Le elevate performance ambientale dei prodotti di Sirmax garantiscono quindi un maggiore livello di sostenibilità dei beni dei lori clienti e anche dei consumatori finali.

In aggiunta, Spinlife ha realizzato assieme all’azienda un modello di Ecodesign. Questo permette, al variare dei dati in input, di comprendere come cambiano i risultati. Di conseguenza, i dati su potenziali nuovi prodotti potranno essere inseriti per poter calcolare i loro impatti e identificare le migliori performance di sostenibilità per i futuri beni immessi nel mercato.